sabato 16 novembre 2013

Il Segreto

Posted by Tibi at 22:13
Doveva essere un semplice racconto, ma è diventato il prologo di una storia che sarà molto più lunga e complessa, perché mi è stato chiesto di darle un seguito e la cosa mi ha ispirata.

Il Segreto

 
Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
(William Shakespeare)

 Prologo:
Sono le 6 del mattino in una cittadina dell'Ohio, un piccolo paese all'estremità di Cleveland. Il sole è appena sorto e fuori non c'è un'anima viva. Nessuno viola il silenzio, solo la pace regna in quel piccolo luogo dimenticato dal mondo. Poche persone vivono lì, meno di un centinaio, ma la vita è serena e scorre tranquilla. Per chi ci si trova per la prima volta potrebbe pensare di essersi imbattuto in un posto magico, di essere dentro una favola che si raccontano di solito ai bambini prima di metterli a dormire.
Liz è una ragazza di 16 anni, vive lì da quando è nata e questa per lei è una giornata speciale e diversa dalle altre: è il suo compleanno. Liz, però, non festeggerà, perché per lei oggi è in serbo qualcosa di molto più importante di una festa. Oggi, giorno del suo sedicesimo anno di età, le verrà consegnato il diario di famiglia. Si tratta di un piccolo raccoglitore quadrato, rivestito in pelle e chiuso da una fibbia. Lì vi sono raccolte ogni tipo di ricette culinarie, tramandate di generazione in generazione: le donne della famiglia di Liz sono tutte cuoche e un giorno anche lei lo diventerà, per ora si accontenta di studiare quello che diverrà il suo mestiere della vita.
La ragazza è eccitata all'idea di poter, finalmente, entrare nel mondo che l'affascina da sempre. Adorava vedere sua madre e sua nonna all'opera in cucina del loro locale: il loro è l'unico ristorante del posto, sono come delle celebrità per gli abitanti del piccolo luogo.
È vestita in modo impeccabile, ma non troppo elegante: Liz non è portata per vestiti lunghi o gonne, non si sente a suo agio. Indossa un paio di jeans lunghi color azzurro chiaro, una camicetta bianca e un maglioncino grigio a V che le permette di mostrare il colletto aperto e un pezzo della sua camicetta. Ai piedi, un paio di scarpe da ginnastica bianche con le strisce blu; non elegantissime, ma molto comode.
Al collo porta un ciondolo, la lettera iniziale del suo nome che Liz adora, perché niente di speciale e al polso destro un braccialetto intrecciato di pelle che le è stato regalato da una persona molto importante per la ragazza.
Durante il tragitto, però, i dubbi, la assalgono. E se non fosse in grado? E se non fosse brava? Se mandasse tutto in malora? Il suo compito è davvero difficile, un compito che non tutti possono assolvere.
Liz, però, può contare sul supporto di una persona molto affabile: la sua migliore amica. Liz e Isabel sono amiche da quando sono piccole, a tre anni giocavano insieme lungo la strada e non si sono mai separate.
Isabel accompagna Liz fino alla porta del locale, la giovane ha le mani che le tremano, sudano e sono appiccicaticce. L'amica le afferra la mano destra e le sorride, poi la stringe in un abbraccio e la lascia andare, guardandola varcare quella soglia e attenderla al di fuori.
La loro amicizia è solida, per gli abitanti del paesino Liz e Isabel sono definite 'le sorelle'. Sono inseparabili, sempre insieme, nei momenti belli e nei momenti brutti, dove tutto sembra buio e i problemi insormontabili. Il loro legame è indissolubile, seppure ci sono stati periodi in cui le discussioni e i litigi erano all'ordine del giorno. Normale, tutti gli amici discutono, succede e non è mai piacevole, ma hanno sempre saputo affrontare le difficoltà in modo impeccabile e superarle.
Liz e Isabel sono due ragazze totalmente diverse caratterialmente. Liz è molto chiusa, riservata, non le piace parlare di se stessa, non le piace parlare in generale, ma preferisce ascoltare. Introversa, ma non si nasconde dietro ad un'aria innocente: è diretta e sincera.
Isabel, invece, è vivace, sempre vogliosa di fare e molto loquace. Le orecchie di Liz sono sempre messe a dura prova con lei.
Le due si completano a vicenda; dove manca una, l'altra ci arriva e se cade una, l'altra la sorregge; se una rimane indietro, l'altra l'aspetta per riprendere il cammino insieme.
Spesso non servono parole in un'amicizia così profonda, ma basta un solo gesto per far comprendere all'altra persona che non si è soli ad affrontare i dubbi e i piccoli o grandi problemi che la vita mette di fronte.

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