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lunedì 11 gennaio 2016

Family business

Posted by Tibi at 19:24 0 comments
Riappaio tra queste lande per proporvi una fanfiction scritta per un contest nato su una community LiveJournal che, purtroppo, ha chiuso i battenti.
Come la maggior parte delle persone che mi conoscono sanno che una delle mie serie tv preferite è Supernatural di cui vi parlerò nel prossimo post mercoledì. Ho quindi deciso di farvelo assaggiare con una storia di appena 100 parole, giusto per inaugurare il blog nel 2016, anno che è cominciato con il botto e con moltissimi cambiamenti. Sì, vi parlerò anche di quelli, non appena riesco ad assestarmi, ecco.

Ma bando alle ciance ed ecco a voi Family Business!

Ti sei appena svegliato in un letto di ospedale. Brevi flash di ricordi combattono per venire a galla: la lotta contro il Demone, la collisione con un tir, poi il vuoto assoluto.
Seduto su una sedia, tuo padre ti guarda appena. I suoi occhi sono colmi di lacrime, così diversi da come li hai visti l'ultima volta. La sua mano si posa, delicata, sopra la tua spalla: deve dirti qualcosa.
Brividi scorrono lungo la schiena, mentre fiumi di parole rimbalzano impazzite nella mente. Non riesci a credere a ciò che esce dalla sua bocca, parla di Sam:
“Salvalo o uccidilo”.

lunedì 2 giugno 2014

Un sogno chiamato Supernatural

Posted by Tibi at 20:22 0 comments

Il sogno o incubo, a seconda dei punti di vista, comincia nel lontano settembre del 2005. Si chiama Supernatural ed è una serie televisiva americana che ha come protagonisti due fratelli e una mitologia tutta da scoprire. Ma non è di questo che voglio parlare in questo post. Dal 22 al 25 maggio di quest'anno si è svolta la quarta Convention Jus in Bello a Roma, nel nostro Paese, dove attori e fans si sono incontrati in un fine settimana ricco di emozioni e sensazioni che, ogni anno, sono sempre diverse. Come si può comprendere, vi ho partecipato anche io; ecco il mio resoconto.

Si parte giovedì mattina, maglietta a maniche corte, trolley e una capigliatura nuova mi accompagnano nel caldo afoso della stazione di Brignole, a Genova. Solo un filo di vento mi salva dal soffocare dai raggi del sole che, per essere le 8 e 30 del mattino, fanno già sudare. O si tratta solo di emozione? Non lo saprò mai. Alle 9 è ora di salire sul treno e di partire. Non vi racconterò del viaggio, vi basti sapere che le canzoni contenute nell'mp3 mi hanno tenuta compagnia per tutte le cinque ore previste, più l'ora di ritardo. Giunta a Termini, due amiche, con cui condivido questa passione da anni, mi accolgono. Vederle è sempre un bellissimo effetto, ma questa è un'altra storia... il tempo di mangiare un boccone, dirigersi all'Hilton di Fiumicino (location della convention) e il pass è mio. Un demon pass, il terzo della categoria, che mi consente di entrare nella sala dei panel a godermi l'atmosfera generale. Da qui, tutto cambia e la realtà smette di esistere, catapultandomi in un mondo a parte.

Descrivere i giorni della convention non è mai facile, ogni anno le emozioni e le sensazioni che provo sono sempre differenti, ineguagliabili. Tra panel, sessioni di autografi e photo op, mi sono semplicemente lasciata travolgere dagli eventi. Ma partiamo dai protagonisti e qui, mi dispiace per i lettori, ma solo chi segue questo show da anni, saprà di che cosa parlo. Lo so, lo so, è un post molto diverso, ma anche questo fa parte di ciò che sono e ho voglia di condividere con tutti voi come mi sono sentita al di fuori della quotidianità. I panel non li racconterò, su YouTube potete trovare le versioni integrali di tutti, mi limiterò a dirvi ciò che è accaduto a me. 



Jensen è un vero sadico. I suoi panel sono stati molto divertenti, ma anche terrificanti e chi ha visto la season finale sa di che cosa parlo. Meraviglioso anche il momento del suo autografo: i miei complimenti per la recitazione e la sua risata-ghigno-sfottò che mi prende alla sprovvista, seguita da un "thank you" e un sorriso che mi ha sciolta. Sadico. L'ho già scritto che è sadico?
Jared. Solo lui può riuscire a farsi slogare una spalla da un omino che è la metà di lui. Osric is a killer. Eh, già! La J2? Non fatemene parlare. Sapete che non me ne sono neppure accorta? Il caldo, la folla e un abbigliamento forse troppo pesante mi hanno mandata in tilt, facendomi sentire male fisicamente nel momento meno opportuno. Tanto che non vedevo l'ora di uscire da quella stanza che, in quell'istante, mi sembrava così stretta da farmi soffocare. Non ho mai odiato essere donna così tanto. Poco importa, il pomeriggio e il giorno seguente me li sono goduti come non mai.
Gli altri attori, che dire. Misha è sempre Misha, non cambierà mai, credo e a me, personalmente, piace così. Mark ha un fascino particolare, mi ha fatto ricredere parecchio. Gli ho ricordato Leverage come fan e mi è sembrato sorpreso, forse perché in Italia non ha avuto molto successo ed è stato cancellato anche nel territorio americano dopo cinque stagioni, ma ehi, io lo adoravo e sono ancora in "lutto" per la perdita!
E vogliamo parlare di Matt? Matt che ha fatto impazzire l'intero staff della Convention. Matt che andava e veniva dove e quando gli pareva. Matt che sfugge alla sicurezza, facendo arrabbiare l'addetto che gli ha urlato, in italiano per la disperazione "Matt, dove c***o vai?" E di Tamoh vogliamo parlarne? Rude e serioso al primo impatto, è stato magnifico, così come Osric che, nonostante abbia abbattuto il gigante Jared, la sua giovane età è venuta fuori, facendomi provare tenerezza.
La sorpresa più grande, poi, è arrivata da Richard. Il sorriso e l'abbraccio di quest'uomo sono indimenticabili.



E come culmine, è arrivato il concerto al Jailbreak il lunedì sera. Con un Jason Manns e un Rob Benedict, accompagnati da Richard e dalle incursioni pazze e scatenate di Matt. Semplicemente magnifico. Adoro la voce di Jason, quell'uomo mi fa sognare ed emozionare anche a occhi chiusi, ragione per cui, al prossimo concerto non mancherò per nessuna ragione al mondo.

venerdì 1 febbraio 2013

Hero

Posted by Tibi at 16:45 0 comments
Titolo: Hero
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Winchester
Note: ambientata nella quinta stagione di Supernatural, si tratta di una What if. No spoiler.
Disclaimer: tutto quanto appartiene, purtroppo, al grande genio del male Eric Kripke e tale signora Sera Gamble, di mio ci ho messo la fantasia.

Who's gonna fight for the weak?
Who's gonna make 'em believe?
I've got a hero, I've got a hero
Living in me
I'm gonna fight for what's right
Today I'm speaking my mind
And if it kills me tonight
I will be ready to die



“Sono un vessel?”
No, non uno qualunque. Il vessel. Sei colui che è destinato ad ospitare il più grande guerriero delle sfere celesti: l’Arcangelo Michele.
Tutta la tua vita, tutto quello che hai fatto… non è servito a nulla. Non sei mai stato realmente tu, ogni cosa è stata costruita ad arte per farti adempiere il tuo destino. Quel destino a cui non hai mai voluto credere. Ricordi quando Sam parlava del suo: ti ha chiesto di ucciderlo, di fermarlo prima che potesse essere troppo tardi, ma allora eravate ancora ingenui; ancora troppo puri per pensare in grande.
Seduto sopra la tua adorata auto, ripensi al tuo cammino. Da quando hai portato via Sammy da quella casa in fiamme, fino ad arrivare a questo momento. Ripercorri ogni attimo della tua vita e ti convinci che sì, è davvero la cosa giusta da fare. Hai sempre vissuto solo per gli altri, non c’è stato un attimo in cui hai pensato a te, al tuo bene. No, neanche gli ultimi minuti prima di essere trascinato nelle fiamme infernali; anche lì, il tuo unico pensiero è stato per tuo fratello. Hai combattuto per il giusto, lottando senza sosta per qualcosa in cui credevi con tutto te stesso: la tua famiglia. Dentro di te è nascosto un grande uomo, un eroe.
Ed è proprio per questo che ora dici la tua ultima parola da Dean Winchester: “Sì”.
 

La resa dei conti

Posted by Tibi at 15:56 0 comments
Titolo: La resa dei conti
Fandom: Supernatural
Personaggi: Michael (Arcangelo) / Castiel (nominato)
Note: ambientata nella season finale della quinta stagione di Supernatural. Castiel colpisce Michael con una molotov di olio sacro, dove finisce Michael?
Disclaimer: tutto quanto appartiene, purtroppo, al grande genio del male Eric Kripke e tale signora Sera Gamble, di mio ci ho messo la fantasia.



Mi ritrovo in un posto sperduto. Non so dire dove sono esattamente, non è casa. È una radura vuota. Attorno a me, solo erbacce sparse ovunque, senza un senso.
Non vedo alberi, ne qualcosa che mi faccia capire che questo posto è vivo.
Sento di essere lontano dal luogo in cui dovrei essere. L’ultima cosa che ricordo è un dolore lancinante al costato, in pieno petto, poi ero qui. Da solo.
Quel soldato. Castiel. Mi ha lanciato addosso una bottiglia di olio sacro.
Stupido idiota. Che cosa pensa di fare?
Eppure, sento di provare qualcosa. Quello che ha fatto, ha osato sfidare me. Michael.
Ciò che mi turba, però, non è il gesto in sé, no. È il motivo di questa folle azione. Si sta sacrificando per aiutare qualcun altro. Il mio vero tramite. Sì, sta per morire, se non è già andato. Lucifero non gliela farà di certo passare liscia. Nessuno può toccarmi, tranne Lui e questo Castiel lo sa bene.
Dovrei essere schifato dal suo comportamento, invece non riesco a smettere di pensare a quanto sia stato coraggioso.
Essere pronti a sacrificarsi per qualcuno a cui si tiene. Io sto per andare a uccidere mio fratello. Questo mi rende un mostro?
Andiamo, questo è ridicolo!
Lucifero ha tradito la mia fiducia. Ha osato andare contro nostro Padre. È stato Lui a volere tutto questo. Io lo amavo, era quello a cui tenevo di più. Era mio fratello.
Lui mi ha voltato le spalle. Non posso fare finta di niente. Io devo fare quello che il Padre mi chiede. È per questo che esisto.
Fa male? Prima di vedere tutto questo, no. Adesso sì. Perché devo essere io a farlo? Perché costringere un fratello a eliminare l’altro? Non poteva pensarci qualcun altro? Sì, lo so. Sono l’unico che può farlo.
Sono il più forte, nessuno può affrontare questa cosa, se non io stesso. Ed è per questo motivo che spiego nuovamente le mie ali.
Fratello, sto arrivando.
 

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